La rivoluzione della sanità digitale
Sanità Digitale: dal PNRR ai convegni, dai progetti delle amministrazioni locali a quelli del settore privato, si tratta di un argomento di cui si parla sempre di più, e per cui non mancano le idee, le possibilità. E neppure i soldi, visti i finanziamenti pubblici disponibili. Tuttavia, per capire quali sono i passi avanti concreti, cosa è stato fatto e cosa resta da fare (e come)?
Abbiamo chiesto un approfondimento a Marcello Corbo, che è il Responsabile della Business Unit Sanità Digitale di PA Advice.
Si parla tanto di sanità digitale. Ma qual è effettivamente la priorità?
E cosa si sta facendo in concreto?
Negli ultimi anni, la necessità di far dialogare i sistemi sanitari è emersa come una priorità chiave per migliorare la qualità dell’assistenza e promuovere la ricerca medica in tutti contesti nazionali ed europei…. In particolare, l’adozione di standard internazionali di interoperabilità dei dati sanitari è fondamentale per costruire un sistema sanitario più efficiente, sicuro e collaborativo, migliorando l’accesso alle informazioni e promuovendo la fornitura di cure più personalizzate e coordinate. Mentre il settore continua a evolversi, sarà cruciale trovare modi per far dialogare questi standard in modo che possano lavorare insieme, migliorando l’efficienza e l’efficacia dell’assistenza sanitaria in un mondo sempre più digitalizzato e collaborativo.
E cosa si sta facendo in concreto?
ll 13 dicembre 2023 il Parlamento europeo ha adottato, nell’ambito della procedura legislativa ordinaria, il mandato negoziale in vista dell’avvio dei negoziati interistituzionali sulla proposta di regolamento per l’istituzione dello Spazio Europeo dei Dati Sanitari. L’European Health Data Space (EHDS) rappresenta un passo epocale verso l’integrazione e la condivisione sicura delle informazioni sanitarie nell’Unione Europea. Questa iniziativa ambiziosa mira a creare uno spazio comune dove i dati sanitari possano fluire senza ostacoli tra i paesi membri.
Perché è tanto importante questo strumento?
Una delle chiavi dell’EHDS è infatti la sua capacità di promuovere la ricerca e l’innovazione nel campo della sanità consentendo un accesso agevolato ai dati sanitari attraverso i confini nazionali e contribuire notevolmente al miglioramento dell’assistenza transfrontaliera.
Ci fai un esempio?
Grazie alla condivisione più efficace delle informazioni sanitarie non solo è possibile migliorare la tempestività delle cure, ma anche la sicurezza dei pazienti, riducendo i rischi associati alla mancanza di accesso a informazioni cruciali.
Bene, ma questo è quanto adottato dal Parlamento, diciamo dai vertici istituzionali. Ma forse serve altro?
Certo, questo progetto richiede l’adozione di standard internazionali di interoperabilità dei dati sanitari e l’adozione di standard per l’informazione sanitaria e la modellazione delle informazioni cliniche che, nel contesto della trasformazione digitale della sanità, siano in grada di migliorare l’efficienza operativa e garantire una migliore qualità nell’assistenza medica.
Insomma, si valicano le frontiere…
Sono standard che fungono da linguaggio comune, garantendo che i sistemi sanitari nazionali possano comunicare in modo fluido, riducendo le barriere tecniche e garantendo un flusso efficiente di informazioni.